Stavo
tornando a casa mia dal supermercato notturno per via di Ada, quando
mi sono visto davanti questo strano cartello e questo ancor più
strano tizio che mi fa cenno di fermarmi.
-…n-non
può proseguire - mi fa esitando e guardandomi strano - la strada è
temporalmente interrotta
Io lo
guardo strano. Temporalmente? Se mai temporaneamente.
Guardo
il cartello, strano pure lui, sembra sospeso in aria, o evidentemente
su plastica trasparente, non so, e c’è scritto “Strada
Temporalmente Interrotta”. Mi dico che all’ANAS devono aver
calato il livello nell’esame di italiano e chiedo:
- Mi
scusi, ma guardi che vado di fretta. Vede io abito a 50 metri da qui,
lo vede quel portone? Ecco è lì. Mi faccia passare, la prego, su
sono arrivato…
- No,
no, non ha capito. Ecco…- si guarda intorno come disperato, come
cercando qualcuno. Noto che ha uno strano abito, sembra, non so,
squamoso, e poi pare porti una felpa ed uno strano bastone a tre
piedi con delle lucette al fianco. Mi dico, bah!, strani segnalatori
notturni usa l’Anas oggigiorno.
-
Insomma non può passare - dice netto. Con una faccia spocchiosa che
di più non si può.
Mi
incazzo.
Ada
mi aspetta, a letto, spaparanzata e coperta di lingerie da 400 euro.
Mi ha chiesto la Nutella perché mi ha spiegato cosa è capace di
fare lei con la Nutella ed alcune parti del mio copro ed io ho detto
ok, scendo. Ma sono 15 minuti che sono fuori e la conosco, mi si
raffredda, è un tipo così o la prendi al volo o nisba.
Per
cui vedendo che la strada da dove sono a casa mia è libera e dando
per scontato che una multa, se mai si contesta sempre. se serve si
paga, Ada ne vale la pena e dico al tizio:
-
Ciao core!- ed ingrano la prima.
Vado
e fatti tre metri dico tre, mi ritrovo davanti il tizio che mi fa
urlando:
- LE
HO DETTO CHE LA STRADA E’ TEMPORALMENTE INTERROTTA!
Non
so come faccia ad aver corso tanto da passarmi davanti, ma lo evito e
schizzo avanti di altri 10 metri.
- Non
la vuol capire?- mi fa lo stradino dell’Anas prendendo in mano il
suo bastone e puntandomelo addosso - La strada è TEMPORALMENTE
INTERROTTA!!!
Mi
spavento, non dico di no, e a quel punto vado dritto per dritto,
accelerando per quasi tutta la strada! Questo è un pazzo!
Mi
trovo davanti sempre lui. È giorno. Dietro di lui c’è quello che
sembra un brontosauro che sta mangiando delle felci alte 20 metri.
Libellule con una apertura alare di 50 centimetri svolazzano
dappertutto
- Ma
non lo vuole proprio capire? - mi dice il tizio esasperato, premendo
il grilletto (?) del suo “coso”.
Ora.
Io sono qui dentro da non so quanto tempo. Alcuni secoli direi. Mi
pare una punizione esagerata per non essermi fermato ad un posto di
blocco, sia pure temporale. O no? Scusate ma che anno è da voi? Ada
come sta, che fa?
Bel racconto. Bello stile.
RispondiEliminaAntonio Ognibene
Un cordiale saluto e un ringraziamento a Massimo Mongai.
RispondiEliminaDi Mongai ho letto Memorie di un cuoco di astronave e alcuni racconti. Sua caratteristica è una sottile vena umoristica che non dispiace, anzi.
RispondiEliminaAlberto Manfredi
Molto divertente! Un bel racconto sul tema del tempo, fulminante, ironico. Un esempio di come in poche righe si riesca a creare un'atmosfera e a produrre una narrazione ben concatenata e in sè perfettamente compiuta.
RispondiEliminaGiuseppe Novellino