
Gli UFO hanno
preso di mira anche la nostra Valtellina.
Nell’estate del
2012 ci sono stati numerosi avvistamenti fra le montagne del gruppo del
Bernina: dischi volanti rigorosamente in linea con la tradizione, ma anche
alieni con l’immancabile bassa statura e gli occhi grandi. Il 30 settembre
dell’anno scorso si sarebbe addirittura verificato un incontro ravvicinato del
terzo tipo. Qualcuno, insomma, avrebbe fotografato un alieno, appollaiato fra
le rocce. E in questa estate 2013, altri avvistamenti. Così sono arrivati
esperti ufologi ad esaminare la situazione.
Questi ennesimi
extraterresti hanno seguito la prassi consueta, cioè si sono lasciati
riprendere, ma poi hanno puntualmente fatto perdere le loro tracce, regalandoci
una testimonianza che vuole dire tutto e vuole dire niente.
Insomma, dopo
il Triangolo delle Bermude e il Nevada, anche la Valtellina sta entrando nel
novero dei luoghi caldi in fatto di ufologia.
C’è qualcuno
che prende la cosa seriamente. Si dice, infatti, che quest’ultimo territorio
abbia attirato l’attenzione degli alieni. Pare che i misteriosi viaggiatori
interstellari abbiano bisogno di un po’ di steatite, minerale di cui è ricca la
zona. E naturalmente vogliono verificare questo benedetto (o, meglio,
maledetto) fenomeno del ritiro dei ghiacciai. Si sa, loro ci stanno
sorvegliando e sono molto interessati ai danni che stiamo procurando al nostro
pianeta. Ma io non ho mai capito perché questi visitatori tengano così tanto ai
nostri destini.
Niente di nuovo
sotto il sole. Anche se da noi la notizia ha fatto una certa impressione, i
fatti riproducono lo schema di sempre. E l’incontro con il piccolo, scuro
extraterrestre, che si è fatto fotografare e poi è sparito fra le rocce, può
considerarsi a tutti gli effetti un incontro ravvicinato del solito tipo. Sono
un appassionato di fantascienza. Proprio per questo la questione degli UFO mi
ha rotto le palle. Sì, perché se gli alieni me li fanno passare per persone
reali, a che cosa devo ricorrere per divertirmi con la fantasia?
A detta degli
esperti, la cosa va avanti da un pezzo, gli avvistamenti si perdono nella notte
dei tempi, risalgono fino alle primissime civiltà. Ormai si è scritto tanto.
Insomma, se ne sono dette di cose… che poi sono apparse sempre le stesse.
Possibile che questi esseri misteriosi, in grado di viaggiare superando le
barriere del tempo e dello spazio, vengano qui per svolazzare con i loro dischi
volanti, per farsi fotografare in modo così rigorosamente dubbio? Se è vero che
ci stanno sorvegliando, perché nel corso dei millenni non sono ancora riusciti
a farsi un’idea di chi siamo? Loro saranno degli esseri molto più avanzati di
noi, molto superiori, ma dimostrano di non avere la benché minima
immaginazione. Perché non gli è scappato, almeno un volta, di fare un gesto
eclatante, come quello raccontato nel famoso film di Spielberg? Potrebbero
atterrare davanti alla Casa Bianca (o al Vaticano), darci una specie di
ammonimento: “Guardate, noi vi stiamo sorvegliando, perciò cercate di rigare
dritto”.
Adesso anche
noi valtellinesi ci sentiamo spiati dagli alieni. Ne stiamo facendo, infatti,
di porcherie, soprattutto ai danni di questa nostra bellissima terra! E forse
anche per noi gli UFO non sono altro che i riflessi di una coscienza sporca.
In
conclusione, prima di essere terribili o arcani, gli UFO sono noiosi.
Personalmente
mi sono stancato di loro e di questa Ufologia. Ciò che la riguarda è tutto
rigorosamente documentabile, ma nulla minimamente dimostrabile. Il tedio più
totale, insomma.
Ho letto la
notizia e ho sbadigliato. E, da buon valtellinese, ci ho bevuto sopra un
bicchiere di “Inferno”.
La bella
stagione sta finendo, nei mesi prossimi non se ne parlerà più.
Fino alla
prossima estate…
Simpaticissimo scritto, il tuo, caro Giuseppe.
RispondiEliminaChissà che la prossima estate un alieno non busserà alla porta di casa tua (incontro ravvicinato di non so quale tipo) e ti chiederà, dopo un lungo, estenuante viaggio – durato, magari, svariati anni luce -, un buon bicchiere di Inferno.
Io credevo che l'Inferno ce lo avessero passato gli alieni in cambio di cavie umane con cui fare esperimenti.
RispondiEliminaRacconto bello e spiritoso.
Antonio Ognibene
Hai ragione, che pizza 'sti alieni, non se ne può, più, ce n'è in tutti i lidi. Manco vivessimo a Roswell. ;)
RispondiEliminaPiù che di incontri ravvicinati di non so quale tipo, bisognerebbe parlare di che tipo di alieni ho paura. Non di quelli dagli occhioni da pesce o da bue, con tanto di antenne e pelle serpentina, ma di quelli che girano tutti i giorni, magari in cravatta e gessato grigio, facendo danni ovunque, inquinando l'atmosfera e l'anima, portando il mondo a una lenta ma inesorabile rovina. Chissà perchè, invece di occuparci di loro e fare la nostra parte di dovere, andiamo a pensare agli esseri extraterrestri, che magari ci sono (anzi senz'altro) ma che non sono destinati a incontrarci, per tutta questa nostra esistenza. Forse in un'altra...?
RispondiEliminaGiuseppe Novellino
Come non darti ragione, Giuseppe? Quegli alieni (proprio perché avulsi e ostili alla razza umana, pur appartenendovi indebitamente) sono i più odiosi, oltreché pericolosi. Alieni che, nel loro impeccabile aspetto, sembrerebbero ispirare e infondere fiducia, invece... ci ritroviamo, per colpa loro, in un mondo che soffoca, che stenta, che dispera di progredire, sia materialmente che moralmente.
RispondiEliminaInfatti! Forse gli UFO sono semplicemente la metafora della nostra angoscia. Quelli veri (nel senso di autentici extraterrestri) sono solo nelle pagine dei libri di fantascienza. Ci fanno un po' paura, ma si tratta di una piacevole paura, che tra l'altro invita a riflettere.
RispondiEliminaGiuseppe Novellino