venerdì 5 luglio 2013

MONOLOGHI DAL FILM BLUDE RUNNER


ROY (REPLICANTE):

Io ne ho viste cose che voi umani non potreste immaginarvi. Navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione. E ho visto i raggi B balenare nel buio vicino alle porte di Tannhäuser. E tutti quei momenti andranno perduti nel tempo, come lacrime nella pioggia…
È tempo di morire.


RICK DECKARD:

Io non so perché mi salvò la vita. Forse in quegli ultimi momenti amava la vita più di quanto l'avesse mai amata. Non solo la sua vita: la vita di chiunque, la mia vita. Tutto ciò che volevano erano le risposte che noi tutti vogliamo: Da dove vengo? Dove vado? Quanto mi resta ancora?... Non ho potuto far altro che restare lì e guardarlo morire.

5 commenti:

  1. Bellissimo film. Stupendo! Come avvincente, straordinario, il romanzo di Dick che lo ha ispirato.

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  2. Un raro esempio di come a volte un film possa essere più bello del libro che lo ha ispirato. In questo caso forse si equivalgono, essendo il libro di Dick bellissimo... anche se non è il suo capolavoro.

    Giuseppe Novellino

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  3. Scusate, ma non concordo; ho adorato questo film da ragazzino, ma poi (soprattutto dopo aver letto il romanzo) ho finito per cambiare idea.
    Non è che lo ritenga proprio una ciofeca, almeno a livello figurativo è uno dei film di fantascienza che più ha inciso sull'immaginario collettivo, ma trovo che banalizzi i concetti del libro di Dick, esplicitandone troppo alcuni, e dimenticandone del tutto altri che sono molto importanti (a partire dallo splendido titolo "Do Androids Dream of Electric Sheep?"). Inoltre non ho apprezzato l'eliminazione di parte dell'apparato filosofico in favore dell'azione spettacolare. Nel complesso un film abbastanza riuscito ma "furbo".
    Sauro Nieddu

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    1. Ma infatti si è detto che Blade Runner si è "ispirato" al romanzo di Dick, non che ne abbia fedelmente tradotto, in immagini, le varie implicazioni, anche filosofiche. Dal romanzo, in sostanza, ha preso l'abbrivio per una storia, non dico a se stante, ma certamente con risvolti e conclusioni particolari. Ciò non toglie che il film, Sauro (del resto tu stesso lo ammetti), sia ben riuscito e spettacolare dal punto di vista fantascientifico, come, per altri aspetti o altra via, lo è il romanzo.

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  4. Trovo film e libri due media troppo diversi per poter essere paragonati (è più buona la cioccolata o va più forte il treno ;) ).
    A me Blade Runner ha segnato l'esistenza, ma come tutti i film "americani" deve strizzare l'occhiolino alla spettacolarità.

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