Nato
dalla penna della scrittrice Mary Shelley (Londra, 30 agosto 1797 –
Londra, 1º febbraio 1851), Frankenstein incarna la figura dello
scienziato solitario, incompreso, folle, spinto nelle sue ricerche e
nei suoi esperimenti da finalità spesso egoistiche e moralmente
riprovevoli.
Sebbene
dotato di grande cultura e intelligenza, di straordinarie qualità
scientifiche, egli è, senza dubbio, un personaggio negativo che, pur
di raggiungere i suoi scopi, agisce al di fuori di ogni sensibilità,
di ogni regola e logica umane: un personaggio mostruoso, dunque, che
suscita un senso di orrore e di ripulsa.
Questa nota è azzeccata per la tradizione cinematografica. Nel romanzo di Mary Shelley, che io lessi per la prima volta già in età matura,c'è ben altro: tutto uno spessore filosofico che lo rende un'opera inquietante, coinvolgente e generatrice di riflessione sulla condizione umana
RispondiEliminaGiuseppe Novellino