sabato 2 novembre 2013

HOTEL ZEPELIO di Adriana Alarco de Zadra




      Ho deciso di avventurarmi in una delle Vacanze da Sogno offerte dai nuovi Hotel Volanti Zepelio, che girano attorno al pianeta con le pareti piene di immagini della galassia, avvicinandoci a stelle, satelliti e asteroidi, che mai prima avremmo pensato di vedere tanto da vicino. Quelli che fluttuano sotto la superficie degli oceani mostrano il mondo degli abissi e degli animali che popolano tali territori acquatici. Ci sono Hotel Volanti che transitano sopra le montagne e le cime innevate delle catene montuose più alte del mondo, regalando la sensazione di vivere in mezzo ai ghiacciai perenni.
Io ho scelto di visitare la foresta. Il capitano dello Zepelio ci illustra la meraviglia tecnologica che è questa nuova invenzione e le sue caratteristiche di estrema sicurezza, mentre lo ascoltiamo comodamente seduti. Copio sul mio diario le sue parole:
Qui, come in tutti gli altri luoghi, lo Zepelio è sorretto da un dirigibile che utilizza un nuovo tipo di combustibile gassoso, il Blaugas 15M, non infiammabile, leggero come l'aria e che permette una navigazione a quota costante in condizioni di clima sereno. Ci informa anche che viaggiamo a un’altezza sufficientemente sicura dai pericoli circostanti, come possono essere animali selvaggi e luoghi occupati da una vegetazione debordante. Pertanto spero che non ci imbatteremo in giaguari, puma, tapiri, leopardi, boa e altre creature feroci.
Questo dirigibile ha un sollevamento statico e attraversa territori ancora disabitati, dove si può trovare bellezza, tranquillità e riposo ammirando paesaggi inusuali e totalmente fuori portata dalla mano distruttrice dell’uomo.”
Siamo contenti. La struttura quasi rigida dello scafo del dirigibile Z.R.S. 4/5, secondo il capitano, è indeformabile. La potenza motrice e la sua estrema stabilità ne fanno il più moderno tra gli hotel volanti. Le sue porte e finestre si manovrano in modo dinamico, aprendosi e chiudendosi con pulsanti comandati dall’energia solare.
Attraverso le pareti trasparenti vediamo orchidee meravigliose che si arrampicano sugli alberi e vivono sui rami più alti, cercando la luce. Scopriamo le cime di alberi altissimi come la caoba dal legno rosso, che si alza più di cinquanta metri sopra il suolo, cedri color ocra, castagni e cataguas dal tronco bianco.
Attraversano il cielo, come macchie variopinte di nuvole infiammate, i pappagalli a stormo, cocorite, parrocchetti, are dai colori vivaci, mot mot, martin pescatore verdi, hoatzin, fringuelli, tanagra e trombettieri. Più in alto, volano lenti ed eleganti i condor reali della foresta.
I vetri ingrandiscono la visuale perciò osserviamo farfalle enormi e insetti incredibili e possiamo studiare le loro abitudini, comodamente seduti su poltrone gonfiabili.
Nelle ore notturne, le lucciole e altri insetti luminosi compaiono in cielo come milioni di stelline e lampioni che si accendono e si spengono nell’oscurità della foresta. A tratti si accende l’interfono e il capitano ci permette di ascoltare il suono che produce la foresta, il vento, le grida i canti e i lamenti dei mille animali che ci circondano. È un luogo meraviglioso, con questo fiume immenso di acque impetuose, che si snoda in mezzo della vegetazione come un serpente gigantesco. Ho osato aprire la porta di sicurezza al mio fianco per sentire l’odore di questo mondo e sta piovigginando. Chiudo rapidamente quando il pilota ci dice che è vietato aprire le porte e che dobbiamo stare tranquilli. Tuttavia, la pioggerellina si sta convertendo in un acquazzone e dopo poche ore si ascoltano venti rabbiosi ruggire fuori dall’hotel. Nonostante questa zona sia colpita da frequenti cicloni, non sono previste perturbazioni atmosferiche di estrema violenza. Lo Zepelio è sceso quasi a livello dell'acqua in mezzo alla laguna e vediamo sulla riva alcuni caimani neri che aprono le fauci affamate, serpenti che si intrecciano nella boscaglia, pesci enormi che affacciano la testa tra le acque.
Fuori, il vento agita la vegetazione e con apprensione vediamo passare vicino alle finestre rami e tronchi spezzati, trasportati dalla corrente d’aria.
Attraverso la sottile fessura della porta, entra una fila che si trasforma poi in una macchia scura. Sono formiche. Il temporale infuria e la comunicazione è interrotta.
Il pilota ci informa che le formiche del luogo sono particolarmente carnivore, aggressive e predatrici. Fanno spedizioni di caccia sotto la pioggia superando tutti gli ostacoli, anche acquatici, formando con i loro corpi una catena che funziona come ponte. Questo non è tranquillizzante, ma non ci spaventeremo per un po’ di formiche.
Tuttavia il capitano ripete che le formiche attaccano mordendo, dissanguando e spezzando qualunque essere vivente attraversi il loro cammino. Penso che stia delirando. Avrà qualche problema psicologico contro gli insetti? Cerco di arrivare alla cabina del pilota, per pregarlo di sollevare l’hotel volante - perché siamo molto vicini al suolo e ci colpiscono i rami degli alberi - o di chiedere aiuto alla Centrale degli Hotel Zepelio, e cammino pestando le formiche che sono entrate nel perimetro.
Sentiamo un grido terrificante. Non riusciamo a capire cosa stia accadendo però, all’aprire la porta di comunicazione, esce il capitano muovendo le braccia in preda alla disperazione, coperto totalmente di formiche che lo stanno divorando. Ora sì, corriamo verso la porta di sicurezza del Z.R.S.  4/5, ma non possiamo aprirla. Siamo prigionieri di questo posto e l’uscita è bloccata. Non posso scrivere di più perché mi si arrampicano le formiche su per le gambe e da tutte le parti...

Nota giornalistica:
Un ciclone con eccezionali raffiche di vento ha spazzato la zona della Laguna Sacra lo scorso fine settimana. Finora non si sono trovate impronte né tracce di superstiti. L’Hotel Zepelio era interamente ricoperto e abitato da enormi formiche rosse, alate, cacciatrici, guerriere, “proiettile”, e carnivore. La Centrale degli Hotel Volanti ha intrapreso la disinfezione e la fumigazione dei locali. Si presume che i turisti e il pilota abbiano abbandonato il luogo. Si contina a cercarli nei dintorni.
Interrogata, un’abitante del luogo ha affermato che Madre Natura castiga i turisti che osano violare il Sacrosanto Spazio Aereo della Cattedrale Medioambientale e che se non ci sono sopravvissuti probabilmente è perché sono stati presi dalle formiche giganti. Queste fantasie non ci impediscono di sperare in un pronto salvataggio dei coraggiosi turisti che si sono avventurati pochi giorni fa nella foresta, per le loro Vacanze da Sogno nell’Hotel Zepelio. Tra gli oggetti dei passeggeri è stato ritrovato un diario molto danneggiato, il cui testo le autorità stanno cercando di decifrare, per sollevare il velo di mistero che circonda questo episodio.

(Traduzione dallo spagnolo di Giuliana Acanfora)

9 commenti:

  1. Con immenso piacere pubblichiamo il racconto della peruviana Adriana Alarco de Zadra, che salutiamo molto cordialmente.
    Gradevole e interessante il presente Hotel Zepelio e, come sempre, precisa e accurata la traduzione di Giuliana Acanfora.

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  2. Ringrazio la pubblicazione del mio racconto nella sua pagina, e la cordialitá e gentilezza. Giuliana ha tradotto con precizione il mio racconto sulle foreste amazzoniche.
    Spero continuare a collaborare con altri racconti di fantascienza in questa pagina. Un saluto cordiale ai suoi lettori. Adriana

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  3. Grazie di cuore, Adriana, dei suoi saluti, della sua collaborazione.

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  4. Bel racconto. Esempio palese che la fantascienza non è solo anglosassone.
    G.S.

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    1. Ringrazio le sue parole, come sudamericana che ha vissuto in paesi dove succedono insoliti e sorprendenti avvenimenti

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  5. Il racconto, oltre che scritto bene e avvincente, presenta delle ottime descrizioni dell'ambiente con i suoi abitatori vegetali e animali. Quindi esercita una forte attrazione sul lettore curioso e amante delle ambientazioni ben caratterizzate. Inoltre lo trovo di grande attualità, un bell'esempio di fantascienza che porta a riflettere sul degrado del nonstro pianeta e sulla distruzione sistematica che operiamo a suo danno.

    Giuseppe Novellino

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    1. E' vero... si direbbe che la Madre Terra piange ....

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  6. Ottima idea e buono stile narrativo, con quel pizzico di horror che non guasta mai.

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