lunedì 4 marzo 2019

PETITE DÉJEUNER di Peppe Murro

 

Non piacciono evidentemente ai tanti che preferiscono un abbigliamento più chiassoso e magari anche un comportamento più vivace e, diciamolo pure, sfrontato e invadente; eppure sono convinta che i più parlano per partito preso o perché non li hanno affatto conosciuti,
Personalmente amo alla follia quel loro modo riservato, quasi titubante e schivo, di procedere, a capo chino ed occhi bassi, quasi rasentando muri ed angoli fino a scomparire; mi delizia il loro abbigliamento sobrio, di un’eleganza quasi demodé, che fa del nero una livrea su cui stendere impercettibili sfumature dall’argento brunito al blu di Prussia, fatte quasi per annegare le iridescenze nel cupo anonimato del nero.
Dio, quanto amo gli scarafaggi !
Soprattutto, devo confessarlo, degli scarafaggi mi piace il loro sapore, quello scrocchiare del carapace nella bocca, il fruscio delle antenne sotto il palato, il brivido sopraffino che ti danno quelle zampette che schioccano vibrando fino alla gola: decisamente sono il pasto degli dei.
Quanto mi piacciono gli scarafaggi !
E così pure oggi mi sono sdraiata su questa pietra a scaldarmi al sole, muovo pigramente la testa e fingo di non guardare quell’angolo di muro da cui, prima o poi, uscirà il mio pasto a darmi breve compagnia.  

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