venerdì 7 settembre 2018

QUASI UNA RECENSIONE di Paolo Secondini


Giuseppe Novellino, LA LUCERTOLA, Linee Infinite Edizioni

 Caro Giuseppe,
non mi è affatto difficile intuire o, per meglio dire, rintracciare, sotto le vesti del protagonista dell’avvincente romanzo La lucertola, il generoso e bravo autore del romanzo stesso, colui che, nato e vissuto in luoghi diversi ma altrettanto belli d’Italia, torna nell’antica e carissima terra che fu di suo padre e che certamente, proprio attraverso i ricordi o le narrazioni del padre, ha fatto sua, per quanto solo idealmente.
Vi torna nell’atteggiamento di un improvvisato investigatore: non so fino a che punto improvvisato, ché, la sua abituale professione (mi riferisco ora, più esattamente, al protagonista del romanzo), lo porta, quasi sempre, a indagare, a scoprire, a mettere assieme le tessere di un mosaico: quello di una data verità sociale, o economica, o culturale… o, come nel caso del romanzo in questione, relativa a un terribile fatto di cronaca.
Insomma l’Irpinia come afflato (oltreché motivo nostalgico e culla di sogni) di una invenzione letteraria, di una narrazione, caro Giuseppe, incisiva, peculiarmente attenta, lineare, limpida e che si avvale di uno stile che ben ti conosco: preciso, scevro d’ogni paludamento, diretto, essenziale, accattivante… lo stile di un vero, importante scrittore che sa coinvolgere ed emozionare profondamente.

1 commento:

  1. Complimenti a Giuseppe per il suo bel romanzo che consiglio vivamente a tutti i lettori di Pegasus

    Giuseppe Novellino
    LA LUCERTOLA
    Linee Infinite Edizioni

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