lunedì 9 giugno 2014

ROBOT di Paolo Secondini



«Questa sì che è bella!» disse Peter Golman, scienziato di prima classe della United Rydel Corporation, al collega Olgo Karel, che era al suo fianco.
«A che cosa ti riferisci?»
«Ma come, non l’hai capito?»
«No, se non ti spieghi.»
Golman si aggiustò gli occhiali sul naso, poi indicò il robot disteso su uno dei tavoli del laboratorio.
«Ne abbiamo finora costruiti a centinaia,» disse. «Automi eccezionali, dotati di varie capacità, come quella di ascoltare, parlare, ubbidire, correre, lottare… ma non ci siamo preoccupati di definirli dal punto di vista sessuale. Praticamente sono amorfi: né maschi, né femmine.»
«È vero!» convenne Karel. «Ci accingiamo a fornirli perfino di pensiero, e non li abbiamo ancora…»
«…dotati di sesso,» lo prevenne Golman.
«Sono certo che riusciremo, in seguito, a far sì che provino anche dei sentimenti, come quello di gioia, amicizia, amore… In tal caso penso che completarli sessualmente, con appositi attributi, sia davvero indispensabile.»
«Potranno innamorarsi tra loro, provare quel che proviamo noi, che provano tutti: gli stessi desideri, le stesse emozioni, gli stessi piaceri...»
«Perché no?»
«…tutti gli aspetti e le conseguenze che l’amore comporta.»
«Certamente!»
A un tratto, Peter Golman divenne pensieroso. Il mento nella mano, restò in silenzio per vari secondi, che a Karel parvero interminabili. Poi, scrollando la testa, emise un sospiro.
«No! Meglio di no!» disse alla fine. «Mi è difficile già sopportare tradimenti e litigi tra esseri umani, figurarsi tra robot. Farebbero scintille!… Per carità, niente sesso!»
Olgo Karel non rispose; si limitò ad annuire.

5 commenti:

  1. Racconto alquanto discriminante verso i Robot! Anche noi vogliamo sentire i circuiti surriscaldati e la pompa dell'olio che sbuffa.
    Danilo Concas:-)

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  2. Ciao, Danilo! Che vuoi farci? Noi robot siamo purtroppo destinati a non provare l'ebbrezza dell'"olio che sbuffa".
    Paolo

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  3. Certo che sarebbe un amore troppo meccanico....comunque simpatico questo racconto...

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  4. Si potrebbe dire che il costruttore ci ha provato. No, la robotica natura non si smentisce, deve rimanere nella sua glaciale, metallica essenza.
    Bel raccontino, pieno di humor sottile e anche in un certo senso provocatorio.

    Giuseppe Novellino

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  5. Idea originale. Non mi ricordo di aver mai letto nulla prima.

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