
Nel mese di agosto 1962 andai a Sottomarina con mia nonna Maria.
Alloggiammo all'albergo Nettuno per tutto il mese. Qui comprai il primo libro
della mia vita: Urania 288 Il Vento dal
Nulla di James G. Ballard. Dopo averlo letto in spiaggia ne comprai altri
due: Strisciava sulla Sabbia e Il Lichene Cinese. La fantascienza mi
piaceva però sentivo che non era questo il mio genere.
Un pomeriggio in una edicola a Chioggia
comprai il mensile I Racconti del
Terrore N°3, Sansoni Editore. La
copertina rossa e nera raffigurava una donna in bikini insieme a uno scheletro.
Lessi il libro in albergo: era
strabiliante e meraviglioso. Conteneva i racconti: Tè Verde di Le Fanu; La Zampa di Scimmia di Jacobs; I Topi nel Muro di Lovecraft.
Quando tornai a casa dopo le vacanze, all’edicola di Angelo Marangoni
comprai i due numeri arretrati. Nel novembre 1962 Vito mi comprò a Legnago il
n° 6. Ricordo che aspettai il suo arrivo alla stazione. Per terra c'era la neve
e Luciano che passava di lì vide il libro e criticò quel genere di letture;
così abbandonai questo amico.
Nel gennaio 1963 uscì il N° 8, l’ultimo. La collana comprendeva gli
ottimi racconti: Fischia e Verrò da Te di
M.R. James; La Casa del Giudice di
Stoker; La Cuccetta Superiore di
Crawford; L'uomo di Porroh di Well; Confessione di Blackwood; Sapendo Quello che So Ora di Perowne; Manrheim di Stevenson; La Notte dei Pipistrelli di Oberto
Marrana; Il Terzo Occhio di Satanael di Dorothy St. Cross; Le Mani di Ottermole di Burke; Il
Sale della Strega di O. Crevit; L’Elemento
Q4 di Earl; Il Vecchio Amico Jarry di C. Arnold; Lo Zolfanello di Woolrich; Pollock e l’uomo di Porroh di H. G. Wells. eccetera.
Nel settembre 1962 feci un
sogno profetico: sognai che avevo tantissimi Racconti di Dracula davanti a me ed ero felice. Il giorno dopo
andai all'edicola di Angelo e comprai tre Racconti
di Dracula, provenienti dalle rese: Uomini
Pipistrello di Morton Sidney. Vincolo
Macabro di Harry Small. Il Fu Mr.
Washington di Max Dave.
Lessi quei libri a letto, di
notte, e li trovai meravigliosi:
avrebbero cambiato la mia vita; finalmente avevo trovato quello che
cercavo!
Nell’ottobre 1962 comprai il primo numero di Diabolik. Non mi piacque e lo gettai via. Adesso so di aver buttato
via una piccola fortuna!
Continuai a leggere anche gli Urania: all’edicola della stazione di
Legnago comprai: Il Lastrico
dell’Inferno. Gli Strani Suicidi di Bartlesville. Alle bancarelle in Piazza
Erbe a Verona presi: Mai Toccato da Mani
Umane. Gli Orrori di Omega. Questo è un Gizmo. I testimoni di Joenes. Tutti molto belli. Ma l’ambientazione mi
piaceva poco: le grandi metropoli, i laboratori, le astronavi. Io preferivo i
vecchi castelli, le ville abbandonate, i paesi nebbiosi e tetri.
Negli anni 60 esisteva ancora l’index Librorum Prohibitorum appeso alle
porte delle chiese. I Racconti di
Dracula, i KKK e molti Gialli erano nell’elenco dei libri
proibiti!
(Per gentile concessione dell’Autore)
Interessante questa rievocazione del rapporto personale con i libri. Gran parte di quelli elencati li ho letti anch'io: quelli di fantascienza, tutti. In quanto all'indice dei libri proibiti anch'io sono sempre rimasto stupito. Se ci fosse ancora, oggi dovrebbe ospitare molti libri reportage sulla realtà. La realtà, infatti, è diventata molto più inquietante, assurda e spaventosa della fantasia. E ha un altro difetto: a differenza di tanta bella letteratura fantastica, non ha ironia.
RispondiEliminaGiuseppe Novellino