
«Mangiare
con voi è un vero tormento, un qualcosa di insopportabile. A
chiunque fareste passare l’appetito o venire il voltastomaco.
Perfino un branco di cani famelici trangugerebbe il cibo in modo
sicuramente più decente.»
«Mboum
unfan vulf mank kom… unl…»
«Mugugni!
Solo mugugni!... Le vostre luride gole non sanno emettere altro.
Siete bestie! Non si può conversare con voi. Vedervi divorare quel
pasto sarebbe meno disgustoso se foste capaci di un qualche
discorso.»
«Monk ounar
mbuen felm… gnoral mord volan…»
«Macché!
Non si capisce un bel niente!… Vi sbrodolate senza ritegno, vi
imbrattate le mani, il viso, i capelli e i vestiti di sangue... Che
spreco! La parte migliore sciupata. Non siete per nulla raffinati, né
buongustai. Pensate soltanto a riempire più che potete gli stomaci
immondi.»
«Womb kunf
olak sint lumak detel on…»
«Abbiate
almeno la decenza di chiudere la bocca quando masticate. Pezzi di
fegato e cervello schizzano fuori tra i denti e cadono sul desco,
macchiando la bianca tovaglia di Fiandra tutta ricami e merletti.»
«Verm lon
okal sener… tuon offl…»
«Ma già!
Cos’altro c’è da aspettarsi da voi, putridi zombie?»
«Kuom unt?»
«Prendete
esempio da noi, dalla nostra indiscussa squisitezza. Osservate,
elegante e compìto, il nostro onorevole pari, il conte Dracula, con
quanta impareggiabile grazia sorseggia la sua coppa di sangue.»
Il pasto immondo degli zombie messo a confronto con quello raffinato di Dracula. Ma si sa: il famigerato conte di Transilvania aveva (ha?) sangue blu nelle vene, sangue aristocratico, e si dice che apprezzasse (apprezzi?) quello rossissimo delle giovani vergini. Mentre gli zombie son gente comune. Chiunque può diventare (ahimè)un morto vivente, qualora dovesse essere vittima di quell'orrendo contagio che sempre minaccia l'umanità. Lo zombie (in genere) è un buzzurro per natura, quindi non ci si può aspettare niente di buono da lui, soprattutto quando si mette a tavola, la quale poi di solito è un vicolo puzzolente della città devastata.
RispondiEliminaDivertente raccontino, scritto in modo asciutto ed efficace.
Giuseppe Novellino
Sì, bello, umoristico e nero, alla Romero, con finale prelibato
RispondiEliminaRingrazio Giuseppe e l'anonimo dei lusinghieri commenti.
RispondiElimina