
Scomparsa il 25 settembre 1999
(era nata ad Albany, nello stato di New York, il 3 giugno 1930), Marion Zimmer Bradley è stata una delle più
grandi scrittrici statunitensi del genere fantasy, sebbene, a volte, si sia
lasciata tentare, con un certo successo, anche dal genere gotico, storico e dalla
science-fiction.
Ma il
fantasy, senza dubbio, è l’ambito in cui ella profuse le sue maggiori energie
letterarie e al quale sono legati i suoi migliori romanzi, famosi in tutto il
mondo, tra cui Le nebbie di Avalon, La torcia, La torre proibita, L’erede di
Hastur.
Due aspetti fondamentali della
vita della Bradley vanno sicuramente ricordati: il primo è che la passione
della scrittrice per il genere fantasy (e fantastico in generale) ebbe inizio
quando, adolescente appena, prese a leggere in modo insaziabile tutti i
racconti che, in quegli anni, venivano pubblicati sui pulp magazine,
specialmente Weird Tales e Argosy; il secondo riguarda l’inizio
della sua carriera letteraria, che prese le mosse da un concorso di narrativa, al
quale, invero, partecipò, nel 1949, senza troppe speranze di vittoria (il suo
primo racconto, infatti, sarà pubblicato soltanto tre anni dopo, con esattezza nel
1952).
Paolo Secondini
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