martedì 18 giugno 2013

GIOVEDI’ 8 AGOSTO di Giuseppe Novellino

Certo che il computer, a volte, fa brutti scherzi. Quello che ha tirato a me, recentemente, ha dell’incredibile.
Cazzeggiavo su Facebook, quando è scomparsa la schermata e il monitor si è fatto buio, come se la macchina si fosse spenta.
Un virus, ho pensato.
E lo penso ancora, altrimenti dovrei prendere in considerazione qualcosa di veramente insostenibile.
Insomma, mi si è presentato davanti un testo scritto. Sono riuscito a salvarlo, prima che scomparisse d’incanto, così come era venuto. Ora ve lo propongo, perché possiate meravigliarvi anche voi, amici del forum. O spaventarvi, non so.
E chi è questo Simone Del Greto, autore del testo? Può darsi che il tutto sia il frammento di un racconto. È ciò che penserete anche voi. Ma quella data mette i brividi. Uno scrittore di horror, o di fantascienza, non fissa l’azione in un tempo così preciso e vicino a compiersi. A meno che non si tratti di un frammento risalente a tanti anni fa, il cui autore indicava la data di un futuro ancora lontano, e dunque solo funzionale alla storia. Ma allora avrei dovuto trovare il manoscritto in un cassettone, non sul monitor del computer.
Certo, una spiegazione ci sarà. Più probabilmente riconducibile allo scherzo di qualcuno di quegli smanettoni che mandano in giro virus e che entrano nei cervelli della NASA.
Nel momento in cui scrivo sono le 18.45 di sabato 1 giugno 2013.
Ed ecco il file in questione.

Giovedì 8 agosto 2013 – Mezzogiorno
Simone Del Greto sta per cliccare su invia per fare partire la mail.
Destinatario è la redazione del quotidiano La provincia di Sondrio.
L’uomo è nel complesso soddisfatto di quello che ha scritto, ma vuole rileggere.
La gente di Bormio è in allarme. Tuttavia continua a mantenere i nervi saldi. Turisti non ne arrivano, ovviamente. E quelli che ci sono se ne stanno andando attraverso i passi del Gavia, dello Stelvio o dell’Aprica. La via per la Svizzera, invece, è bloccata. I vicini elvetici hanno chiuso la galleria di San Gallo, il Passo della Forcola, il valico di Campocologno e forse anche quello di Castasegna. È il popolo più prudente e discreto del mondo, non vuole mettere a rischio la tranquilla villeggiatura di pensionati bernesi e di famigliole bavaresi amanti dell’aria salubre delle Alpi.
Le autorità dell’Alta Valle hanno istituito un massiccio posto di blocco nei pressi di Le Prese, all’imbocco della lunga galleria che sfocia nella conca di Bormio.

A questo punto Simone cancella conca di Bormio e sostituisce con Magnifica Terra, termine utilizzato fin dai secoli passati per denominare quel contado fra le montagne. Forse, con la nuova espressione intende esorcizzare l’estremo degrado a cui sta andando incontro il famoso luogo di villeggiatura.

Fanno passare i mezzi, ma controllano minuziosamente le persone che si trovano a bordo. Respingono tutti coloro che sono portatori di ferite o traumi d’ogni genere.
A Sondrio, invece, la situazione sembra davvero tragica. Gli zombie si stanno moltiplicando e presto raggiungeranno Tirano, essendo piuttosto deboli gli sbarramenti in quel settore. Il Passo dell’Aprica è stato già messo sotto controllo dai bresciani. Mentre tutte le ispezioni sono concentrate tra Colico, Delebio e Nuova Olonio, al confine con le province di Lecco e Como, all’imbocco della Valtellina.
La situazione, a mio parere, sta sfuggendo di mano. L’infezione (perché di questo pare si tratti, ormai) è del tutto sconosciuta. La gente contagiata cresce in quantità per il fatto che gli zombie riescono quasi sempre a sfondare le difese, ghermire i poveracci rimasti in vita, azzannarli, divorarli in parte o interamente. Pare che vadano matti per le interiora. Con le mani, che sono diventate orribili strumenti di macelleria, staccano teste, sfondano toraci e addomi come se niente fosse…

Rileggendo queste ultime frasi, Simone è tentato di cancellarle o di esprimere i concetti con immagini più generiche e blande. Invece, lascia le cose così come sono.

Oggi l’esercito effettuerà dei voli con gli elicotteri sulle strade di Sondrio e dintorni. I soldati cercheranno di abbattere con le mitragliatrici il maggior numero di zombie. Ma non è facile eliminarli. Faranno di tutto per colpirli alla testa, seguendo le indicazioni che vengono dai film sui morti viventi.
Siamo arrivati a questo punto, pensa Simone: il mondo della finzione fornisce utili insegnamenti su come affrontare la realtà.
Sorride amaramente. Poi continua a leggere.

Qualcuno ha già fatto l’esperimento. Pare, infatti, che uno zombie senza testa o con il cranio fracassato non si rialzi. Bisognerebbe però controllare per un lungo periodo. Alla testa mozzata dello zombi non ci si deve avvicinare. Continua a tenere gli occhi sbarrati e la sua bocca è pronta ad affondare i denti nella carne dell’incauto osservatore.
Le cause del fenomeno sono ancora tutte da accertare.
Sembra molto probabile che c’entrino gli scavi per la ricerca dell’uranio dalle parti del lago Scais, vicino a Sondrio.
La ditta E.M.U. (Estrazioni Minerali e Uranio) di Monza ha rilasciato un comunicato in cui spiega che l’uranio in sé non sarebbe responsabile del fenomeno. Più facilmente si è trattato in una specie di errore nell’attività di scavo e di carotaggio. Nel tardo pomeriggio di venerdì 18 luglio è stata fatta brillare una carica di esplosivo per frantumare una parete di roccia. Dietro di essa c’era una cavità che forse era stata creata dall’uomo qualche secolo fa. Non hanno specificato cosa conteneva, limitandosi a dire che forse dall’antro è uscito qualcosa che non doveva uscire… O forse l’esplosione stessa ha innescato una strana reazione chimica. Chissà.
Questa mail, debitamente integrata e limata, può essere usata come articolo per codesto giornale.
Saluti.

Bormio, 8 agosto 2013 Simone Del Greto

Quindi clicca su invio.
Mancano due mesi a questa data.
Se è lo scherzo di qualche buontempone, o se si tratta di un bizzarro virus del computer, alla fine ci faremo quattro risate.
Perché se di altro virus si tratta…

2 commenti:

  1. Terrificante, non c'è che dire. Davvero bello nel suo genere.

    RispondiElimina
  2. Ciao Giuseppe, ci sentiamo tra qualche mese eh!
    Scherzi a parte, curiosa e interessante l'idea di affidare la profezia a una comunicazione al giornale piuttosto che a un vero articolo; ho sentito parlare di qualcuno che ha accesso al giornale del giorno dopo, ma ho l'impressione che quando uscirà il pezzo, un giorno di anticipo non basterà a salvarlo.
    Sauro Nieddu

    RispondiElimina