Il cowboy avanzava
lentamente, sotto i raggi di un sole impietoso, tirando il cavallo per la
briglia.
Zoppicava, la povera
bestia, e soffriva!
Non si vedeva nessuno
cui chiedere aiuto, tanto meno un maniscalco (che quando non serve, te lo trovi
sempre tra i piedi).
Il cowboy era in mezzo
a una valle piena di prati, fiori, alberi e grossi cespugli, ma senza un villaggio…
senza un dannato maniscalco.
Che razza di valle! pensò il cowboy scuotendo la testa.
Trasse dalla fondina
la pistola. Strinse i denti. Gli costava moltissimo farlo, ma doveva.
Lo sparo fu secco,
acuto…
«È giusto così!
Siamo pari, adesso,» esclamò il cowboy.
Continuò ad avanzare
zoppicando vistosamente, sempre in cerca di un maniscalco… e di un dottore.
Il male di altri é magra consolazione ma é difficile cambiare un padrone scemo,,,
RispondiEliminaUna gustosa barzelletta. Poche righe ma davvero divertenti.
RispondiEliminaDanilo Concas