Vladimir decise d’uscire di casa; pensò che, lontano
dalla moglie, il desiderio di divorarla avrebbe abbandonato la sua mente.
Si diresse verso est e, nelle praterie di
Luzela, mangiò carne di cervo, in Zapratia si cibò di carne d'orso; verso
nord-est, proprio nel cuore di Califàs, bufali e montoni costituirono il suo
menu; nella fredda regione di Carpenia cacciò i lupi. Una volta che fu al Polo
Nord, mangiò foche, pinguini e, ovviamente, molti pesci che, da tempo, non
aveva più gustato.
Tuttavia, niente lo soddisfece, e non ebbe altra
alternativa che tornarsene a casa e assaggiare le sirene.
Ci vollero tre mesi per fare ritorno alla Comunità dei
Pescatori; si avvicinò alla costa, in cerca della carne da lui desiderata, ma,
volgendo lo sguardo all'orizzonte, si accorse che il mare era prosciugato.
(Traduzione
dallo spagnolo di Paolo Secondini)
Con grande piacere diamo il benvenuto sulle pagine di Pegasus ad Aldo Flores Escobar, autore di un bel racconto di sapore fantastico surreale.
RispondiEliminaQuanta immaginazione in questo breve racconto !! Bravo, Aldo.
RispondiEliminaOnirico e visionario. Breve racconto, con finale a sorpresa. Il suo pregio sta nel fatto che in poche righe è riuscito a presentare spazi immensi e una notevole profondità esistenziale.
RispondiEliminaGiuseppe Novellino
niente da dire, EPOCALE !
RispondiEliminaMuy agradable!
RispondiEliminaG.S.
Estimado Aldo, tu aparición en Pegasus es recibido con alegría por todos. Estoy feliz. Entre los autores de Pegasus hay una gran simpatía y amabilidad. Perdona mi español: es muy aproximado.
RispondiEliminaPaolo
Paolo
RispondiElimina¡Me siento muy feliz de aparecer en tu blog Pegasus! Quise inscribirme, pero no pude. Salúdame a todos y si se puede diles que de todo corazón aprecio estar entre tan grandes escritores.
Aldo Flores Escobar