Trovare una copia autentica del “Necronomicon” ha
richiesto lunghe ricerche. È stato difficile e impegnativo, ma l'abbiamo fatto.
Tradurre le antiche formule ha richiesto tempo e
pazienza, e ricerche accurate, ma l'abbiamo fatto.
Individuare l'antico altare del rito sacrificale nella
Città Senza Nome, non è stato facile, ma l'abbiamo fatto.
Ci sono voluti anche pazienza e abilità per
restaurarlo, e ricostruire gli antichi fregi che l'adornavano e ora l'adornano
di nuovo, ma l'abbiamo fatto.
Un po' meno difficile grazie alle formule del
“Necronomicon”, ma sempre molto impegnativo, è stato determinare il momento
opportuno dell'anno, con le giuste costellazioni nel cielo, per compiere il
rito, ma l'abbiamo fatto.
Tutto sarebbe pronto per effettuare il sacrificio al
grande Cthulhu, che risveglierà dal loro sonno gli dei antichi, e aprirà una
nuova era nella storia di questo mondo.
Ma dove diavolo la troviamo una vergine adulta?
Simpaticissimo racconto di sapore lovecraftiano e con finale sorprendentemente divertente.
RispondiEliminaBravo il racconta-storie Calabrese. In poche parole una storia piena de reminiscenze.
RispondiEliminaTenebroso e inquietante, con risata finale... da parte del lettore.
RispondiEliminaIl vecchio tema del Necronomicon, il misterioso libro che apre una porta su mondi sconosciuti e abissali, qui è trattato con brevità ed efficacia, mettendo il lettore nell'inquietudine.
Un bell'omaggio al grande Lovecraft.
Giuseppe Novellino