(Molto liberamente ispirato a La metamorfosi
di Franz Kafka)
«Oh, povero me! Me infelice, me misero, me
sfortunato!» si lamentò, una mattina, il giovane Gregor Samsa, il quale,
svegliatosi convulsamente da un sonno inquieto, si vide mutato in uno
scarafaggio. «Cosa ho fatto per meritare questa disgrazia? Che sarà di me,
della mia vita, dei miei sogni?... Condannato a essere un disgustoso, orrendo
coleottero!»
«Ehi, dico, non cominciamo a offendere!»
«Chi… chi ha parlato?» balbettò l’infelice giovane.
«Io… tu… cioè noi…» si impappinò lo scarafaggio.
Samsa si guardò un momento l’addome, essendo disteso
sul dorso.
«Non sono te, io, sia ben chiaro,» protestò risentito.
«Tu non sei me?!» esclamò, stupito, il coleottero. «E
io chi sono, secondo te?»
«So soltanto che io sono io e tu sei tu. Null’altro!»
«Ma se io sono fuori di te, nel senso che ti ricopro
interamente col mio corpo, e tu sei in me…»
«Sono in te, non c’è dubbio,» lo interruppe Gregor,
«ma ci vuole una bella faccia tosta a dire che sono te.»
«Come, come?» disse lo scarafaggio muovendo
freneticamente le zampette. «Affermi, dunque, che sei in me ma non sei me?»
«Proprio così!» esclamò il giovane con decisione. «Non
sono te, anche se, lo ammetto, sono in te. E tu, mio caro, non puoi sentirti me, dal momento che tu e io siamo profondamente
diversi. Noi, dunque, siamo io e te: con l’esattezza io in te, tu fuori di me,
o meglio, tu il mio corpo (non posso negarlo, purtroppo!), io ciò che lo anima;
insomma, tu e io… io e te… tu… io… noi…» Rimase di colpo in silenzio, poi, con
voce straziante: «Kafka, Kafka, sbroglia questa matassa, maledizione!»
Simpatica riflessione di una celebre metamorfosi... bravissimo, Paolo.
RispondiEliminanon so se il buon Kafka ha sbrogliato la matassa, ma sicuramente gli è saltata la dentiera per le risate
RispondiEliminapeppemurro
Brioso e divertente. Piacevole stile.
RispondiEliminaG.S.
Simpaticissimo e surreale il racconto di Paolo, quasi Kafkiano oserei dire:)
RispondiEliminaDanilo Concas
Divertente. Un bel raccontino che lavora in modo fantastico e surreale su una celebre opera letteraria.
RispondiEliminaGiuseppe Novellino