lunedì 3 novembre 2014

L’ULTIMO ASTRONAUTA di Peppe Murro



Non era vero!
 La cognizione della verità lo aveva come trafitto in tutti i suoi pensieri... gli venne quasi da ridere di quella missione fondamentale preparata dagli scienziati della Terra da quasi due secoli: entrare in un buco nero, andare oltre l'orizzonte degli eventi. E capire, finalmente.
Vedeva il buio popolato di nubi iridescenti e di punti luminosi, pensò a stelle e galassie, gli venne persino in mente che quanti lo avevano visto partire erano cenere da tempo. E poi quella quiete che lo andava inondando,  assoluta, come di chi ha di fronte una realtà definitiva.
Mentre cadeva in quell'orrore che chiamavano buco nero e si aspettava di sparire dal limite degli eventi, si accorse di stare al caldo, in una piscina riscaldata da un magnifico tepore.
 Si guardò intorno: macché universo a stringhe, o in espansione o in stato stazionario, macché equazioni di Higgins o di Einstein, macché materia oscura o antimateria... la verità era una sola: l'universo era un grandioso guscio d'uovo che galleggiava su una piscina retta da quatto scimmie che stavano sul dorso di una tartaruga che sonnecchiava sul dorso di un elefante.

e l'elefante ? dove poggiava l'elefante?
boh! dalla piscina non lo vedeva.... 

4 commenti:

  1. Assieme a "Colonizzazione" di Secondini, un simpatico ritorno alla tradizione del racconto flash.
    Fabio Calabrese

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  2. Ottimo e divertente racconto.
    Danilo Concas

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  3. Bello e assai divertente. Il finale poi è geniale. L'incommensurabile, ridotto a un'immagine naif, alla fine sfugge di nuovo... e rimane il mistero.

    Giuseppe Novellino

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