La diffusione di nuovi batteri
letali, attraverso i condotti dell'ossigeno, è immediata. I moribondi alzano le
braccia freneticamente, cercando di sollevarsi e di respirare, aggrappati alla
vita. Si agitano, gridano a voce alta, hanno le membra insanguinate, gli occhi
fuori dell’orbite. Gli getto sopra pietre e rocce. Alla fine, l’ultimo è
sepolto sotto un cumulo di rocce metalliche che brillano alla luce di cinque
lune. Un monumento al Disastro.
Fu Poe che inventò la Morte Rossa? E.T. è un giocattolo o un essere malvagio e manipolatore di un’altra galassia? Non posso saperlo. Sono l’unica superstite umana – che respira ossigeno – della Colonia Symca… E restiamo soltanto io e lui.
Fu Poe che inventò la Morte Rossa? E.T. è un giocattolo o un essere malvagio e manipolatore di un’altra galassia? Non posso saperlo. Sono l’unica superstite umana – che respira ossigeno – della Colonia Symca… E restiamo soltanto io e lui.
(Traduzione dallo spagnolo di Paolo Secondini)
Spero che la mia traduzione dallo spagnolo abbia reso compiutamente la grande '"energia" di questo succinto, ma intenso racconto della brava Adriana.
RispondiEliminaTi ringrazio, caro Paolo, per le tue parole e la traduzione ...
RispondiEliminaFantascienza in poche righe. Splendido!
RispondiEliminaG.S.