Rowley, Massachusetts, 1691.
«Restate a
dormire a casa mia, giudice Pym,» disse il reverendo Martin Smith. «È una vera
imprudenza tornare al villaggio a quest’ora della notte. La strada è lunga e
piena di insidie, dal momento che il territorio – lo sapete meglio di me – è
infestato da ladri, vagabondi, assassini… Vi metterete in cammino domani
mattina, con la luce del sole.»
«Vi ringrazio
dell’ospitalità, reverendo. Siete davvero gentile. Ma ho con me due fedeli
compagne che, all’occorrenza, sapranno difendermi a dovere,» rispose il giudice
Pym, il quale, allargando i lembi del proprio mantello, mostrò due grosse
pistole infilate nella cintura. «Preferisco mettermi subito in viaggio, se non
vi dispiace.»
«Non insisto,»
concluse il reverendo Smith. «Che Dio vi accompagni e protegga da ogni pericolo!»
«Amen!»
Il giudice era
in cammino da un po’ di tempo quando decise d’abbandonare la strada e
attraversare il bosco di Shepherd. Avrebbe accorciato il tragitto di circa due
miglia.
Dopo avere
percorso un tratto fitto di tronchi e di cespugli, sbucò in una radura
illuminata dai vividi raggi della luna.
Ebbe un
sussulto allorché egli vide, seduta di spalle su una pietra, la sagoma
inconfondibile di una vecchia. Con trepidazione le si avvicinò, le poggiò la
mano sulla spalla e la scosse leggermente.
«Chi siete?»
chiese. «Che fate nel bosco a quest’ora della notte?»
La vecchia,
senza rispondere, si girò lentamente, mostrando il volto grinzoso e smunto di
Rachel Hobswhort.
«Ma voi… voi…»
balbettò il giudice indietreggiando di qualche passo. «Io vi conosco, strega
maledetta!... Siete stata giustiziata sul rogo un mese fa, dopo un giusto
processo da me presieduto.»
Velocemente
allargò i lembi del proprio mantello e, estratte dalla cintura le grosse
pistole, gliele puntò contro il petto.
«Per il vostro
piacere e quello dei notabili di Rowley,» fece la vecchia, «ordinaste che fossi
bruciata viva nella piazza del villaggio, su una grossa catasta di legna.»
Tacque un istante, mentre un lieve sorriso le distendeva le labbra sottili e
violacee. «Oh, davvero uno spettacolo incandescente, non c’è che dire!»
Il giudice Pym
inghiottì la propria saliva.
«Ma allora…
allora…» balbettò nuovamente, «com’è possibile che voi siate qui, strega
malefica, in carne e ossa, al mio cospetto?»
La vecchia
rise sguaiatamente, scoprendo una fila di denti guasti.
«Come, non lo
sapete?» disse infine con voce profonda. «Per ogni uomo, al momento della sua
dipartita, la Morte, l’inesorabile mietitrice, assume le sembianze del suo
peggiore nemico… Io sono la Morte, venuta appositamente per voi, giudice Pym,
nell’aspetto di Rachel Hobswhort, che vi maledisse più volte prima di spirare
sul rogo… La vostra ora è arrivata!... Vi condurrò diritto all’Inferno, tra le
fiamme che sempre avete prediletto. »
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