AA. VV. IL SEGRETO DELL'UNIVERSO - Edizioni Scudo, Bologna (Il libro si può acquistare presso Lulu.com)
PREFAZIONE
Ecco, questa volta possiamo
dire di aver veramente cercato di abusare del senso dell’avventura dei nostri
autori, lanciando un bando segreto ai limiti dell’impossibile. Ma i nostri italici
autori si sono sempre dimostrati generosi nel partecipare agli ardimentosi
safari intellettuali e letterari che proponiamo. Mahayavan, Vapore Italico,
Robot ITA, Iustitia Mortis sono tutte esperienze riuscitissime che, crediamo,
forse, agli occhi di un critico onesto del futuro potranno essere valutate come
interessanti seppur circoscritte esperienze di questo periodo della letteratura
del nostro paese.
Così ecco che questa volta abbiamo
deciso di condurre i volenterosi partecipanti all’estremo limite, a quello che
forse è il tabù più inconfessato della nostra epoca. Stiamo parlando di sesso? Di
qualche assurda perversione? No. Parliamo semplicemente delle convinzioni che
ognuno ha sul perché dell’universo, della vita e tutto quanto (e se qualcuno
sta già pensando che la risposta sia 42 lo mandiamo immediatamente a bere un
caffè al ristorante al termine dell’universo!).
Ma qual è questa volta il
gioco tra noi e gli autori? Questa volta il patto, la vera sfida, sta nella
sincerità.
Non abbiamo chiesto di scrivere
un racconto con una bella trovata, un buffo paradosso tanto per incantare i
lettori con la propria bravura.
Come la più indisponente
delle maestrine di scuola abbiamo chiesto di scrivere un racconto dal quale il
lettore possa desumere realmente quale, per gli autori, possa essere la ragione
per cui siamo qui, perché esiste il cosmo, la Terra, la specie umana e tutte le
creature viventi. Se ci sia un Creatore con la barba bianca o se l’universo sia
solo uno spreco di particelle energetiche evacuate per caso da chissà quale
altrove, altrettanto inutile dell’aldiquà; bene, ciò che gli autori presenti in
questa antologia pensano sia la verità del mondo essi lo hanno dichiarato,
ovviamente sotto forma di racconto.
E non era un invito da poco,
perché non c’è un luogo letterario dove si potrebbe andare per spingersi tanto
lontano, tanto in alto e tanto vicino all’origine dell’universo che ci
circonda. E questo, forse, è il vero e ultimo senso dell’arte: portarci tanto
in alto, dentro noi stessi, da restare per alcuni minuti semisvenuti dopo
l’atterraggio.
E molti sono coloro che se la
sono sentita di avventurarsi nel segreto stesso dell’esistenza, ascoltando e
cercando di riportare i bisbigli che hanno udito.
Primi tra tutti, e tra i
pari, siamo orgogliosi di dire che questa nostra sfida aveva caratteristiche
tali da attirare due delle firme più prestigiose della fantascienza italiana Renato
Pestriniero e Vittorio Catani, che ringraziamo di cuore. Ma non da
meno sono gli altri autori: Alessandro Testa, Alessio Brugnoli, Alessandro
Oliviero, Paolo Secondini, Paolo Durando, Sergio Palumbo, Matteo Mantoani,
Flavio Firmo, Giuseppe Faustino, Roberto Guarnieri, Massimiliano di Loreto,
Marta Mautino, Paolo Ninzatti, Andrea Obinu, Luca Cerretti, Daria Dolenz,
Cosimo Vitiello, Luca Ventura, Angelo Frascella, Andrea Viscusi, Dario Moroni.
Generosi autori che hanno
affrontato il tema, ovviamente, con lo strumento che è loro più congeniale – e
che forse è più congeniale all’argomento presentato – con la fantascienza. Ma
non solo con essa. Alcuni, poi, hanno affidato le loro convinzioni allo
sviluppo della trama, altri al dibattito tra i personaggi, pochi in prima
persona con monologhi vagamente manzoniani.
E, a questo non si poteva
sfuggire, gli eserciti si sono schierati, nella reiterata battaglia tra i
materialisti e i sostenitori di una fede spesso assolutamente personale e
peculiare. Lo scrittore di fantascienza, è cosa nota, è per lo più materialista,
ama la scienza, la ricerca... e diffida della fede. Cosa che però lo porta
spesso di fronte a un cosmo gelido e privo di un vero senso, che alla fine lo
spaventa almeno tanto quanto lo meraviglia.
Lo spiritualista, spesso più
portato per il racconto fantastico, o per il paradosso che scardina le
convinzioni più granitiche, con slancio cerca di diffondere un proprio ideale
che conforti le anime umane ferite.
Ma entrambi spesso rivelano
una caratteristica in comune. Un certo bisogno gli uni degli altri. L’ateismo
per esempio non esisterebbe se qualcuno non avesse messo in campo il concetto
di Dio, ne l’ateo avrebbe tanta forza di convinzione se non dovesse contrastare
secoli di fede cieca e assoluta in miriadi di religioni, che spesso, per
tutelare la propria visione, hanno ostacolato lo sviluppo della scienza.
Comunque, siamo fieri e
contenti di riunirli qui, sotto uno stesso tetto, ancora volta vincitori e
soddisfatti, perché alla fine ciò che resta è della buona e adorabile letteratura.
Giorgio Sangiorgi
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