Vestito
con panciotto e calzoni a righe, con una cartelletta di pelle
consunta e lenti incrinate, un gerundio ha trascorso il giorno in
cerca di un impiego. La notte è scesa d'un tratto; egli fuma
sigarette senza filtro e prende doppio caffè senza zucchero. Oggi
non ha mangiato e le suole delle sue scarpe si sciupano sempre di
più, perché continua a vagare in cerca perfino di un libro; conosce
una libreria di infima categoria, e magari in questo vecchio negozio
egli otterrà una pagina morbida, che gli dia riparo finché non
giunga il nuovo giorno.
(Traduzione dallo spagnolo di Paolo Secondini)
Conciso, incisivo, interessante racconto di Aldo.
RispondiEliminaPovero gerundio, ha tutta la mia comprensione. Per non parlare di quei miseri congiuntivi relegati in soffitta tra il ciarpame più vario, oppure rinchiusi in un vecchio vagone abbandonato su un binario morto di una stazione dismessa.
RispondiEliminaSimpatico raccontino, arguto e malinconico.
Giuseppe Novellino