Molto poetico e bello il tuo racconto, Paolo, con le foglie di autunno sotto i passi di una persona che si sente autunnale e rincorre con lo sguardo le pareti scrostate ed i fantasmi che girano fra le righe...
Bello e azzeccato l'accostamento dei due temi: quello delle foglie morte e quello delle generazioni che si susseguono nell'incessante balletto della vita. Il racconto dà il senso della caducità e dell'inesorabile passare del tempo, il quale poi, come quello delle stagioni, è ciclico. Ho colto anch'io la malinconia che accompagna la narrazione.
Poetico e malinconico questo racconto. Sa di vecchia narrativa scozzese, sullo stile cupo di Scott. Bello.
RispondiEliminaDanilo Concas
bello il novembre che ti carezza con la sua malinconia. Ciao,Paolo
RispondiEliminapeppe murro
Molto poetico e bello il tuo racconto, Paolo, con le foglie di autunno sotto i passi di una persona che si sente autunnale e rincorre con lo sguardo le pareti scrostate ed i fantasmi che girano fra le righe...
RispondiEliminaDi grande suggestione. Un racconto che coinvolge i sensi, la memoria, la malinconia. Quell'impressione di rivivere il passato... Mi è piaciuto molto.
RispondiEliminaBello e azzeccato l'accostamento dei due temi: quello delle foglie morte e quello delle generazioni che si susseguono nell'incessante balletto della vita. Il racconto dà il senso della caducità e dell'inesorabile passare del tempo, il quale poi, come quello delle stagioni, è ciclico. Ho colto anch'io la malinconia che accompagna la narrazione.
RispondiEliminaGiuseppe Novellino
Carissimi Adriana, Danilo, Peppe, Stefano e Giuseppe grazie dei vostri complimenti che so sinceri.
RispondiElimina