Il mio corpo scivola soavemente per una inconsistenza
palpitante. Un essere, come una bolla leggera, si leva nello spazio con me
dentro.
Osservo il mondo attraverso una trasparenza e
contemplo la sua superficie vulcanica che si allontana a poco a poco.
Scoppia in spasimi intermittenti il nucleo di quest’essere
che pure son io, e mentre un fremito percorre il mio corpo, che anche è suo, lo
stupore paralizza i miei sensi e mi preparo a uno sdoppiamento. Sento che una
parte di me si allontana intorno, finché un filo luminoso e niente di più ci
unisce. Ma subito dopo esso si spezza...
È nato un nuovo io.
grazie di pubblicare il mio ricordo del nascere di una figlia....
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