Il tipo, faccia da pazzo e atteggiamenti violenti,
irruppe nel mio studio; non so come avesse fatto a entrare, sebbene la cosa in
quel momento non fosse importante.
«Che cosa vuole? Chi è?»
«Innanzitutto,» fece l'intruso, «mi dica se è stato
scelto il racconto Manicomio per
l'antologia che sta preparando.»
«Ma come si permette…?»
«Faccia una eccezione,» gesticolò. «Per me è una questione di vita o di morte. Ho bisogno
di sapere, ho bisogno di sapere...»
«Ho conosciuto autori ansiosi, ma lei...»
«Non si confonda. Non sono l'autore, ma il
personaggio.»
(Traduzione
dallo spagnolo di Paolo Secondini)
Si tratta proprio di una questione di vita o di morte. In poche righe una bella caratterizzazione tra il metanarrativo e il surreale. Spunto non del tutto originale (quello dei personaggi che se ne vanno a spasso per conto loro o che sono in cerca d'autore) ma sempre simpatico e d'effetto.
RispondiEliminaGiuseppe Novellino
Bellissimo. Mi é piaciuto un sacco.
RispondiEliminaSimpático come tutti i racconti di Sergio
RispondiEliminaSaluti