lunedì 13 gennaio 2014

GUERRA di Antonio Bellomi



Blog era un sole caldo, molto caldo e, quando il sole picchiava forte sulle teste degli abitanti di Mig e Mog, i due pianeti gemelli del sistema, anche le menti si scaldavano e andavano in ebollizione. Nessuno scienziato era riuscito ancora a capire perché, ma l’ebollizione in questione raggiungeva vertici pericolosi ogni cinquant’anni.
E così ancora una volta, dopo cinquant’anni, cinquant’anni di tranquilla, incantevole pace, le torride e malefiche ondate energetiche di Blog si abbatterono su Mig. E su Mog.
Nelle strade di Mig folle inferocite si aggirarono agitando cartelli che invocavano la distruzione di Mog. E nelle strade di Mog folle altrettanto inferocite invocavano la distruzione dei loro eterni avversari.
«A morte i moghiani!» ringhiavano le folle di Mig.
«A morte i mighiani!» ringhiavano le folle di Mog.
«Morte e distruzioni ai nostri eterni nemici moghiani!» ringhiarono nell’Alto Consiglio Planetario di Mig.
«Morte e distruzioni ai nostri eterni nemici mighiani!» ringhiarono nell’Alto Consiglio Planetario di Mog.
Le astronavi di Mig e di Mog furono approntate. E l’Alto Consiglio di Mig e l’Alto Consiglio di Mog si riunirono per deliberare lo stato di guerra. I militari presentarono i loro piani. Le fabbriche di armi aspettavano solo un ordine per iniziare le produzione dei più distruttivi ordigni bellici.
Il Ragioniere Planetario di Mig consultò il Computer Centrale per il bilancio preventivo. Lo stesso fece il Ragioniere Planetario di Mog.
I due computer si misero a ronzare. Le lucine multicolori delle consolle presero a lampeggiare all’impazzata, mentre i circuiti elettronici cominciavano a macinare dati su dati, fabbisogno, costi, ammortamenti a lunga scadenza… E finalmente dopo una settimana di intenso lavorio arrivò la sentenza:
«La guerra non si può fare,» sentenziò il Computer Centrale di Mig. «I costi sarebbero insostenibili per l’economia di Mig.»
«La guerra non si può fare,» sentenziò il Computer Centrale di Mog. «I costi sarebbero insostenibili per l’economia di Mog.»
I politici masticarono amaro. I militari imprecarono sottovoce, ma non troppo. La gente nelle strade ululò, strepitò, poi si ubriacò e quando i torridi e malefici raggi di Blog mitigarono le loro intensità, cominciò a pensare che se non altro non ci sarebbero state nuove tasse per pagare la guerra.
Intanto il Computer Centrale di Mig e il Computer Centrale di Mog si collegarono via spaziocom e si complimentarono l’un l’altro per avere trovato ancora una volta il modo di impedire un conflitto planetario che sarebbe stato distruttivo per i loro sudditi. Ora potevano riposare tranquilli per altri cinquant’anni, fin quando i raggi di Blog non fossero tornati a far cuocere i circuiti cerebrali degli abitanti di Mig e di Mog.
La prossima volta avrebbero dovuto escogitare qualcosa di nuovo. Gli umani erano così infantili... solo la logica cibernetica poteva salvarli.

8 commenti:

  1. Felicissimi di dare il benvenuto ad Antonio Bellomi sulle pagine di Pegasus. Molto bello il suo racconto, dalle marcate "venature" ironico-umoristiche.

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  2. Un racconto tra Buzzati e Calvino, però più ottimista - forse a ragione - riguardo all'intelligenza non umana.

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  3. Complimenti Antonio, mi è piaciuto il tuo racconto anche se mi deprime sempre un po' vedere quanto le persone, terresti e non, a volte siano stupide. In questo caso bisogna proprio dire W l'intelligenza artificiale. Benvenuto.

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  4. Sono d'accordo. Senz'altro un bel racconto quello di Antonio: sintetico ma intenso.
    G.S

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  5. Un sole che scalda la testa degli abitanti di due pianetini rivali... Simpatico raccontino che contiene elementi di riflessione sulla guerra e sul rapporto uomo macchina. Mi è piaciuta la forma, pervasa da una certa musicalità.

    Giuseppe Novellino

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  6. ¡Felicitaciones, Antonio! Muy buen cuento.

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  7. Bella fiaba! Ironica e divertente. Un po' utopistitica, se voglio fare una critica, infatti, finché i computer continueranno a essere programmati da noi, ho qualche dubbio che possan diventare saggi.

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  8. Bel racconto. Simpatica l'idea dei due super computer che si mettono d'accordo per evitare un conflitto tra pianeti. Fosse così anche sulla Terra. Solo che i nostri eventuali mega pc dovrebbero escogitare piani tutti i giorni, non ogni 50 anni, purtroppo. Sempre che non vengano sabotati, ovviamente.
    Bravo Antonio.

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