
L’uomo dormiva beatamente avvolto nel lenzuolo di
cotone nero. Il suo corpo stava
pregustando il riposo che il silenzio notturno gli avrebbe concesso fino
all’indomani. Tutt’intorno, ogni cosa sembrava essersi assopita. Il frusciare
indomito degli alberi aveva smesso di generare quel suono tipico di foglia
alitata dal vento, mentre le luci dei lampioni circostanti si stavano smorzando,
fino a creare un buio pesto. Anche la luna pareva ritrarsi e sembrava
inghiottita da un buco nero che inevitabilmente rendeva la stanza dell’uomo una
sorta di realtà astratta e impalpabile. L’unico
rumore percettibile era il movimento meccanico della pendola che scandiva
inesorabilmente il tempo. Tutto
sembrava sospeso in mezzo al niente in un’atmosfera bucolica. Poi a un tratto un crepitio. Proveniva dalla
soffitta e stava avanzando verso la
stanza da letto. L’intensità dei decibel aumentava gradualmente e le palpebre
dell’uomo iniziarono a muoversi in modo irregolare e discontinuo. I suoi occhi
chiusi sembravano vedere, dal proprio interno, qualcosa o qualcuno di
spaventevole e terrificante incutergli timore e paura. Un inatteso colpo di
vento spalancò le finestre infrangendo i vetri, mentre l’intonaco delle pareti della stanza iniziò a
sbriciolarsi come un biscotto. I mattoni denudati cominciarono a muoversi su se
stessi in direzione del letto. Il corpo
dell’uomo rimaneva ancora immobile, come se afferrato da una forza oscura e
incontrollabile che agiva direttamente nella sua testa. Il soffitto e il
pavimento cominciarono a muoversi l’uno verso l’altro, come se attratti da un
magnete collocato in mezzo alla stanza . Le palpebre dell’uomo iniziarono a
schiudersi, le pupille rimpicciolirsi. Ora poteva finalmente prendere coscienza
della realtà e della propria sorte
Un urlo straziante fu l’ultima cosa che si avvertì.
(Per gentile concessione dell’Autore
– Illustrazione dello stesso autore)
Il protagonista di questo racconto, mentre dorne, si desta alla realtà o si limita a sognarla? Questa ambiguità mi pare sia il perno centrale intorno la quale ruota tutta la terribile esperienza. In poche righe, concentrando tutto in un'unica scena, l'autore riesce non solo a comunicare spavento, ma anche ad abbozzare un ambiente ricco di atmosfera. C'è il gusto del frammento, in un esperimento che mi sembra riuscito. Ricca e piena di sfumature la forma espressiva.
RispondiEliminaGiuseppe Novellino
Essenziale e suggestivo nella sua brevità.
RispondiEliminaQualche breve monologo o pensiero del protagonista non sarebbe dispiaciuto: avrebbe reso più esplicitamente la propria tensione interiore.
RispondiEliminaSilver
Grazie a tutti per le considerazioni e i suggerimenti.
RispondiEliminaMaurizio