venerdì 30 agosto 2013

TUTTA COLPA DI ADA di Massimo Mongai

                                                  

Stavo tornando a casa mia dal supermercato notturno per via di Ada, quando mi sono visto davanti questo strano cartello e questo ancor più strano tizio che mi fa cenno di fermarmi.
-…n-non può proseguire - mi fa esitando e guardandomi strano - la strada è temporalmente interrotta
Io lo guardo strano. Temporalmente? Se mai temporaneamente.
Guardo il cartello, strano pure lui, sembra sospeso in aria, o evidentemente su plastica trasparente, non so, e c’è scritto “Strada Temporalmente Interrotta”. Mi dico che all’ANAS devono aver calato il livello nell’esame di italiano e chiedo:
- Mi scusi, ma guardi che vado di fretta. Vede io abito a 50 metri da qui, lo vede quel portone? Ecco è lì. Mi faccia passare, la prego, su sono arrivato…
- No, no, non ha capito. Ecco…- si guarda intorno come disperato, come cercando qualcuno. Noto che ha uno strano abito, sembra, non so, squamoso, e poi pare porti una felpa ed uno strano bastone a tre piedi con delle lucette al fianco. Mi dico, bah!, strani segnalatori notturni usa l’Anas oggigiorno.
- Insomma non può passare - dice netto. Con una faccia spocchiosa che di più non si può.
Mi incazzo.
Ada mi aspetta, a letto, spaparanzata e coperta di lingerie da 400 euro. Mi ha chiesto la Nutella perché mi ha spiegato cosa è capace di fare lei con la Nutella ed alcune parti del mio copro ed io ho detto ok, scendo. Ma sono 15 minuti che sono fuori e la conosco, mi si raffredda, è un tipo così o la prendi al volo o nisba.
Per cui vedendo che la strada da dove sono a casa mia è libera e dando per scontato che una multa, se mai si contesta sempre. se serve si paga, Ada ne vale la pena e dico al tizio:
- Ciao core!- ed ingrano la prima.
Vado e fatti tre metri dico tre, mi ritrovo davanti il tizio che mi fa urlando:
- LE HO DETTO CHE LA STRADA E’ TEMPORALMENTE INTERROTTA!
Non so come faccia ad aver corso tanto da passarmi davanti, ma lo evito e schizzo avanti di altri 10 metri.
- Non la vuol capire?- mi fa lo stradino dell’Anas prendendo in mano il suo bastone e puntandomelo addosso - La strada è TEMPORALMENTE INTERROTTA!!!
Mi spavento, non dico di no, e a quel punto vado dritto per dritto, accelerando per quasi tutta la strada! Questo è un pazzo!
Mi trovo davanti sempre lui. È giorno. Dietro di lui c’è quello che sembra un brontosauro che sta mangiando delle felci alte 20 metri. Libellule con una apertura alare di 50 centimetri svolazzano dappertutto
- Ma non lo vuole proprio capire? - mi dice il tizio esasperato, premendo il grilletto (?) del suo “coso”.
Ora. Io sono qui dentro da non so quanto tempo. Alcuni secoli direi. Mi pare una punizione esagerata per non essermi fermato ad un posto di blocco, sia pure temporale. O no? Scusate ma che anno è da voi? Ada come sta, che fa?

4 commenti:

  1. Bel racconto. Bello stile.

    Antonio Ognibene

    RispondiElimina
  2. Un cordiale saluto e un ringraziamento a Massimo Mongai.

    RispondiElimina
  3. Di Mongai ho letto Memorie di un cuoco di astronave e alcuni racconti. Sua caratteristica è una sottile vena umoristica che non dispiace, anzi.
    Alberto Manfredi

    RispondiElimina
  4. Molto divertente! Un bel racconto sul tema del tempo, fulminante, ironico. Un esempio di come in poche righe si riesca a creare un'atmosfera e a produrre una narrazione ben concatenata e in sè perfettamente compiuta.

    Giuseppe Novellino

    RispondiElimina